SECONDA GIORNATA DIMOSTRATIVA
AVELLINO, 24 Gennaio 2024
NUOVI RISULTATI DEL PROGETTO DI INNOVAZIONE “FORFRESH”
Come previsto dal cronoprogramma del Progetto FORFRESH, si è svolta la Seconda Giornata Dimostrativa presso il Circolo della Stampa ad Avellino il 24 gennaio scorso.
Tale iniziativa rientra nelle attività di divulgazione e disseminazione dei risultati del progetto e si è articolato in un breve Incontro con operatori della stampa e dei media locali ed una Prova di assaggio dei formaggi spalmabili innovativi che sono stati finora prodotti.
Sono intervenuti, per un indirizzo di saluto, il coordinatore del Gal Partenio Maurizio Reveruzzi, la dirigente dell’Ufficio regionale dell’agricoltura di Avellino Addolorata Ruocco, la dirigente dell’Ufficio di Valorizzazione e innovazione nel settore agricolo della Regione Campania Flora Della Valle, la direttrice della Coldiretti di Avellino Maria Tortoriello e il presidente della Commissione agricoltura del Consiglio regionale on. Maurizio Petracca.
Per il partenariato del progetto sono intervenuti: la prof Nicoletta Murru del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli, la prof Maria Lara Aponte del Dipartimento di Agraria di Portici e Francesco Savoia, titolare dell’omonima azienda agricola. Ha moderato l’incontro Italo Santangelo.
Al termine del dibattito, il successivo Panel test, sia pure informale, è consistito in una degustazione di tre tipologie di formaggio spalmabile “Lattica” prodotte dall’azienda Savoia, secondo i protocolli sperimentali messi a punto dai due Dipartimenti dell’Università degli Studi di Napoli sopra citati.
Assaggiatori dei formaggi in prova sono stati i giornalisti presenti, nonché altri partecipanti dall’evento, ai quali è stato chiesto, attraverso una scheda di valutazione, un giudizio sui prodotti proposti nel test.
I contenuti dell’incontro
Nell’ambito della Seconda Giornata Dimostrativa i rappresentanti dei 3 Partner del progetto hanno relazionato sui primi risultati raggiunti.
La prof. Nicoletta Murru, del Dipartimento Medicina Veterinaria dell’Università “Federico II” di Napoli, responsabile scientifica del progetto, ha relazionato sulla caratterizzazione chimico-fisico e nutrizionale del formaggio spalmabile “Lattica” dell’azienda Savoia e sulla determinazione della conservabilità del prodotto stesso, senza e con un nuovo packaging interamente compostabile, che riduce l’uso della plastica sia a livello aziendale che a livello domestico. I primi risultati appaiono decisamente interessanti e confermano l’alta qualità del formaggio studiato e la possibilità di migliorarne la sua conservabilità, che dalle prime prove svolte si può conservare fino a 25 giorni in una specifica e innovativa confezione compostabile.
La prof Maria Aponte, del Dipartimento di Agraria dell’Università “Federico II” di Napoli, ha invece presentato i primi lavori sulla composizione microbiologica ed identificazione dei ceppi autoctoni della Lattica e del latte di Pezzata Rossa da cui deriva, e sulle prime prove di arricchimento della Lattica tradizionale con diversi probiotici al fine di conseguire un formaggio funzionale e nutraceutico. La prof si è soffermata in particolare sulla Lattica sviluppata con ceppi di fermenti lattici autoctoni, isolati nel latte delle vacche pezzate rosse, e quella arricchita con ceppi di probiotici in commercio. La caratteristica più significativa, ha spiegato, è la presenza dei fermenti lattici che arrivano vivi e vitali nell’intestino, con grande vantaggio per il microbiota e quindi la salute.
Francesco Savoia, dell’omonima Azienda agricola, ha evidenziato le qualità dei formaggi innovativi elaborati attraverso il progetto FORFRESH, che per un’azienda casearia artigianale come la sua rappresentano una grande opportunità che è stata utilizzata al meglio. Ha auspicato che i risultati del progetto possano essere diffusi presso tutte le realtà produttive del settore, soprattutto nelle aziende zootecniche che realizzano l’intera filiera, dall’allevamento alla produzione casearia autoctona, tenendo a ribadire che l’azienda Savoia fonda la propria produzione casearia su una materia prima di altissimo pregio, un latte fornito da mucche di Pezzata Rossa, una razza che produce meglio degli altri gli Omega3, ed è accuratamente alimentata in modo naturale, con erba fresca, foraggi e/o cereali locali, prevalentemente autoprodotti.